Guarda il Video...di Locorotondo ne parla anche #allefaldedelKilimangiaro: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-e77b3e3e-8ed8-4d30-bc82-852e74e29131.html#p= 

La nascita del comune di Locorotondo risale intorno all'anno 1000; situato anticamente ai piedi della collina, successivamente in cima, Locorotondo fu ampliato dopo un miracolo di san Giorgio Martire, così la devozione del popolo fece costruire una cappella al Santo, che verso l'inizio del Seicento fu proclamato patrono del paese. Al 1645 risale la prima edizione del Dono, che fino allo scorso secolo era la consegna di un cero e di una corona di fiori alla Sacra Immagine del Santo Patrono; successivamente la cerimonia si trasformò nella consegna delle chiavi d'oro della città al Santo nel giorno del 22 aprile (la cerimonia esiste ancora oggi). Nel 1790 il popolo voleva una nuova chiesa più grande, così sopra le macerie della cappella di San Giorgio fu costruita la maestosa chiesa madre, dedicata sempre al Santo Patrono.

La grande devozione di San Rocco si deve al fatto che il santo passò da Locorotondo e liberò il popolo dalla peste. Nel 1700 circa fu costruita la preziosa statua del santo pellegrino con le offerte della gente, qualche anno dopo venne costruita la chiesa al Santo, nel 1787 fu proclamato primo santo patrono di Locorotondo, dal 1897 nasce la fiera di san Rocco tra le più antiche della Puglia, che si tiene ancora oggi nei giorni della festa patronale di san Rocco, nel 1957 nasce la gara pirotecnica dedicata a San Rocco, tra le più antiche del Sud Italia.

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Le Grotte di Castellana – un complesso di cavità sotterranee di origine carsica, di notevole interesse turistico, tra i più belli e spettacolari d’Italia – sono ubicate nel Comune di Castellana-Grotte, a circa 1,5 km dall’abitato.

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Nelle territorio della Murgia a Gioia del Colle sarà interessante una visita al castello che ospita il Museo Nazionale Archeologico. Eretto da Riccardo Siniscalco, fratello del noto Roberto il Guiscardo, l’ edificio è stato ridisegnato da Ruggero II e dall’ imperatore Federico II di Svevia autore principale del sistema di incastellamento della Puglia. Come per altri castelli del territorio, nei periodi storici successivi, l’ edificio ha subito altre modifiche strutturali da parte sia degli Angioini sia degli Aragonesi. Il Museo Nazionale Archeologico è parte integrante del monumentale castello dove è presente un’ esposizione delle numerose testimonianze della necropoli di Monte Sannace e Santo Mola che interessano un ampio periodo storico dal VI al II secolo a.c.
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Posizionato a ridosso della città vecchia di Bari, a difesa dagli attacchi dal mare, il castello Svevo rappresenta uno dei simboli storici più importati della capitale della Puglia. Il maestoso castello è sorto su precedenti insediamenti bizantini e successivamente ha subito diverse fasi edilizie dal XII al XVI secolo. Nel 1131, per ordine di Ruggero il Normanno, fu edificato il nucleo centrale di chiara architettura medioevale a pianta quadrangolare con le 4 torri agli spigoli. Successivamente ristrutturato da Federico II di Svevia fra il 1233 e il 1240.
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