Non c'è emozione che tenga: la Basilica di San Nicola Pellegrino a Trani

Non c'è emozione che tenga. La Basilica di San Nicola Pellegrino a Trani, si erge altissima tra l'azzurro intenso del mare e le sfumature del cielo pugliese, sembra nascere dalle acque dell'Adriatico, si sviluppa con eleganza verso l'alto, fa brillare le sue forme, realizzate in chiara pietra calcarea, sotto i raggi del sole della sua terra.

 

Considerata la regina delle chiese di Puglia, la Cattedrale di Trani è la sentinella di una delle più importanti città marinare della Puglia, un esempio eccellente dell'architettura romanica di questa regione.

 

Dedicata a San Nicola Pellegrino, un ragazzo greco di 18 anni morto il 2 giugno del 1094, la basilica iniziò ad essere realizzata nel 1099 per mano dell’Arcivescovo di Bisanzio che, dopo aver proclamato santo il giovinetto, cominciò a costruire la chiesa in suo onore. Dopo varie fasi di edificazione la Cattedrale fu portata a termine nel 1143.

 

Lo splendido campanile, alto quasi 60 metri, è collegato da un arco ogivale alla Cattedrale. La pianta della Chiesa è a croce latina, divisa in tre navate da colonne binate, un particolare che la distingue da tutte le altre chiese romaniche pugliesi. La splendida e ampia piazza in cui è stata edificata, la rende preziosa testimonianza del carattere medievale di Trani.

 

La facciata, più bassa rispetto a tutte le altre parti, colpisce per la sua luminosità e per l'importante portale in bronzo, opera di Barisano di Trani, formato da 36 formelle, ciascuna delle quali rappresenta un personaggio della Bibbia. Quello visibile dall'esterno non è però il portale originale che, dopo un lungo restauro, è custodito all'interno della Chiesa Superiore.

 

A testimoniare l'antico splendore della cattedrale, ci sono anche i resti del pavimento originale, visibile nell'area dell'altare maggiore, che raccontano come in passato la chiesa fosse ricca di colore e sontuosamente addobbata.

 

La valenza storica, artistica e architettonica dell'edificio è indiscussa, è testimoniata da innumerevoli elementi disseminati tra l'antichissima Cripta Santa Maria della Scala, la Cripta di San Nicola Pellegrino, l'Ipogeo di San Leucio, la Basilica Superiore, il campanile e i matronei, ma lo scopo di questo articolo è di segnalare la  dimensione  suggestiva del luogo che, si concretizza nell'incontro tra uomo, religione e natura.

In un luogo così magico c'è poco spazio per le parole e molto di più per le emozioni.

 

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